Una storia scritta davvero male

Nella stanza al ventesimo piano di un grattacielo del centro, Cindy, editor di un’indipendente casa editrice, sta seduta alla sua scrivania, intenta a leggere le ultime righe del manoscritto di un aspirante autore.
Legge senza sosta da un paio d’ore quando Roberto, il collega, le propone una pausa alla macchinetta del caffè. Sapendo che avrebbe finito col perdere troppo tempo in chiacchiere come al solito, rifiuta con garbo: il lavoro pressa sulla sua scrivania. Decide comunque di sospendere per il tempo di una sigaretta. Se l’accende mettendo a punto il risultato di ciò che ha letto.

“Finora è la classica storia banale da romanzetti Harmony: lui, lei l’immancabile altra che gironzola sorniona a passo felpato. Colpi di scena neanche l’ombra. Troppa cura nella descrizione dei personaggi a discapito di un’ambientazione evanescente. Nulla di nuovo, se non fosse per l’inserimento di ovvi richiami musicali in cui altri autori sono maestri. Ma allora perché la trama mi ha presa dentro? Sarà per via dell’omonimia con la protagonista che mi fa sentire tutt’uno con lei. Ogni sua risata, emozione, ansia, battuta o dubbio le sento come mie. Di tanto in tanto, arrivo a sussurrarle ‘stiamo attente’. ‘Stiamo?’ bah stupida e poco professionale che sono.  Ed è pure una scrittura manieristica, piatta, completamente priva di slancio e anima nonostante tutte le frasi affettuose tra lui e lei (o dovrei dire me?)”.

Spenta la sigaretta, torna al manoscritto. Immaginando già l’epilogo. Ha esperienza e sa che storie scritte da un aspirante autore che ha poco da dire e non un briciolo di originalità non possono che finire come tutte le altre. Ma, forse per quella sua strana partecipazione emozionale alla trama, Cindy non vuole vedere il manoscritto ridotto in striscioline e continua a leggere sperando fino all’ultimo nel coup de théâtre che lo salverebbe dal macero. Come da manuale, non c’è.

Amareggiata e delusa dalle ultime parole, posa il plico sulla scrivania, si alza e va ad aprire la finestra. Guarda il cielo terso, lo skyline sopra i palazzi mostra le montagne innevate all’orizzonte, respira una sorsata di vita e fa spallucce sussurrando “Dopotutto quella Cindy non sono io. Era solo una storia scritta davvero male da un banale autore”.

Tornata alla scrivania, riprende in mano l’incarto e serenamente aziona il distruggidocumenti a lato quindi, con lucida lentezza, infila le pagine di quello che avrebbe potuto essere un buon romanzo.  

cb

25 pensieri su “Una storia scritta davvero male”

          1. Rispondo qui a tutto:

            Sto pensando ad un epilogo diverso 😅
            Cindy rifiutando il caffè si è divorata la sua sigaretta, e forse questo sarà stato il motivo della sua scelta successiva.
            Ma anche con un caffè tra le papille gustative forse non avrebbe cambiato idea.
            Non so se in un ipotetico dialogo con Roberto, magari poi a raccontare ciò che stava scrivendo avrebbe salvato tutto.

            Io vedo la sigaretta come un rifiuto al caffè e successivamente l’eliminazione del testo una reazione successiva.

            Non ho appeso il blog al chiodo 😉 ammetto che ci sto mettendo più del previsto. Avevo intenzione di pubblicare l’11, poi ho rinviato al 16 ma non credo di finire per Lunedì.

            A Dicembre avevo pubblicato, era il 21 all’ora del tramonto. Ho visto che eri passata 🙂 ed avevi lasciato come sempre un tuo bel commento 😊

            Dopo oltre un anno ritornerò a programmare l’articolo (ed i futuri) sempre quando tramonterà il sole 😁🌆

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            1. Uuuuh che bella questa cosa del “quando tramonterà il sole”!! Ma ocio che il sole tramonta ogni giorno… ahahhah te tocca de pubblica’ ogni giorno! (Scherzo, dai😉)

              Allora, Cindy è una editor, cioè una che, per farla breve, decide tagli di parti e salva cosa va pubblicato di un manoscritto e soprattutto “se” va pubblicato.
              La storia, secondo lei non merita la luce di una pubblicazione nella sua casa editrice, ma c’è presa dentro (insomma, la vive come se lei fosse la protagonista = bovarismo) e la vuole salvare a patto che finisca come lei desidera (con la vittoria della protagonista sulla rivale). Questo non succede e… pluf il manoscritto finisce nel distruggidocumenti.
              Vedi che la sigaretta c’entra poco, Gianluca? 😉

              E lo so, scribacchio così come mi piace leggere: in maniera strana, contorta, criptica… ma non sempre, dai ahahah

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              1. Sì, avevo adottato la programmazione quando tramonta il sole a fine 2020 però poi nella seconda parte del 2021 avevo ripreso a pubblicare alle 19 fino a qualche mese fa.
                A me sembra una cosa originale, certo arrivare a pubblicare tutti i giorni e impossibile 😅 visto che solo una volta ho fatto 3 post in un mese.

                Ma il bello sarà proprio questo:

                in questo periodo il sole inizia a calare verso le 17, così metre tutti siamo ancora al lavoro (io compreso) il mio post inizia a prepararsi il vestito per la serata per poi presentarsi al gran gala dei commenti diverse ore dopo.

                Viceversa, tra 6 mesi quando tutti avremo finito l’aperitivo, e magari finita anche la cena, verso dalle 21 in poi arriverà il mio post ma non sarà come le zanzare odiose che ti pungono nelle parti del corpo più nascoste, il mio articolo sarà di ottima compagnia per un drink 🍹

                Hai visto che io sto attento anche agli orari di pubblicazione dei post? 😉

                Sembra che Cindy sia un pochino una ghosts writer, però se così all’improvviso ha tutto eliminato ci deve essere un motivo. Magari poteva tagliare alcuni paragrafi in poco per volta.

                Non so quali effetti possa provocare il tabacco 🤣 avevo ipotizzato che fosse legato all’eliminazione del testo.

                Ma il tuo testo non è contorto o strano, è carino!

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                1. 😊 Sì, ho visto che stai attento agli orari, e ho notato anche come carinamente lo hai descritto… parole decisamente inconsuete.
                  E la cosa mi fa piacere. Molto piacere, Gianluca.

                  Il tabacco non è una droga che ti fa vedere i draghi o che so io… è innocuo. 😄Il caffè è decisamente peggio.
                  No, una ghost writer scrive tutto il libro e poi lo firma col nome del “fantomatico” autore. Lavoraccio che, in ogni caso, poi passa dalle mani di un editor che sottostà a tante regole della casa editrice,, e statistiche di vendita etc etc (troppo lungo da spiegarti qui, ti annoierei se lo facessi)

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                  1. La descrizione del commento precedente mi è venuta in mente proprio mentre pensavo a come risponderti.
                    Sai che forse la metterò nella mia home 😉

                    Mi fa piacere che ti sia piaciuto questo piccolo testo improvvisato.

                    Quindi vedi, se voglio riesco a non essere sempre tecnico.
                    Poi, qualcosa che avevi notato nel mio post di Dicembre lo ritroverai anche nel prossimo 🙂

                    Non so come è il tabacco, il caffè se è poco non credo che faccia male.

                    Sui ghost writer so qualcosa: principalmente le mansioni principali.
                    So che ci sono anche per i blog…

                    Ah, sull’app era rimasto il tuo post cancellato: ho fatto in tempo a leggerlo.

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                    1. ahah mznnaggia alle tracce 😂😂 e niente l’ho cancellato perché, col senno di poi, era troppo referenziale

                      eh, sì, decisamente una sorpresa quel commento e trovo sia bello se lo metti nella home… secondo me aggiunge quel tocco, come dire, di calore e colore 😉
                      Dovresti provare a scrivere di più in questo modo… ma è solo una mia impressione, tanto io ti leggo anche se scrivi enciclopedicamente.

                      Mi infilo nella tana che è tardi, buona notte, Gianluca e… aspetto il tuo post per lunedì prossimo, neh 😊

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                    2. Ma tanto quel tuo post non lo ricordo già più, poi ora non si vede dall’app.

                      Quasi sicuramente quel piccolo testo andrà in home, devo capire ancora se inserire il testo in all’inizio o alla fine.

                      Potrei provare a scrivere qualcosa di diverso, diciamo che l’ispirazione viene all’improvviso come è accaduto questa sera.
                      Poi c’è anche da dire che io sono stato sempre abituato a scrivere in un certo modo a parte 2 post fatti così nel 2021 ed inizio ’22 + il 1° articolo in assoluto.

                      Grazie che mi leggi lo stesso anche se il mio linguaggio è molto tecnico, il primo obiettivo sarà una levigatura del delle parole come dici tu da enciclopedia 🤣

                      Buona nanna allora 🤗 e non rimanere in letargo nella tua tana, lo sai che io aspetto sempre le storie del ricco 🦔
                      Tocca anche a me ritornare nel mio nido 🐦

                      Se al tramonto di martedì non vedrai nulla di nuovo dalle mie parti allora significa che dovrai aspettare qualche giorno in più!

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