Ieri sera avevo voglia di bellezza

quella semplice e intensa bellezza esaltante tanto quanto consolatoria che é la Poesia. 

È andata più o meno così:
allungo la mano sul comodino e dalla pigna di libri prendo il più “pacioccone” e un po’ logoro. Lo conosco bene, ha le pagine stellettate e l’indice sottolineato in più punti. Sfoglio. Tre stellette sono a pagina 37,  sta’ a sentire cosa dice:

Sto rifacendo la punta al pensiero,
come se il filo fosse logoro
e il segno divenuto opaco.
Gli occhi si consumano come matite
e la sera disegnano sul cervello
figure appena sgrossate e confuse.
Le immagini oscillano e il tratto si fa incerto,
gli oggetti si nascondono:
è come se parlassero per enigmi continui
ed ogni sguardo obbligasse
la mente a tradurre.
La miopia si fa dunque poesia,
dovendosi avvicinare al mondo
per separarlo dalla luce.
Anche il tempo subisce questo rallentamento:
i gesti si perdono, o saluti non vengono colti.
L’unica cosa che si profila nitida
è la prodigiosa difficoltà della visione.

Ma il bisogno di bellezza continua e allora vado avanti, come un’assetata alla fonte. Stelletta dopo stelletta mi fermo a pagina 123. Lì c’è scritto:

Ogni volto fotografato
è un’innagine bellica,
il punto di tangenza
tra l’ereo bellico e la nave
nell’attimo che precede l’esplosione.
Fermo nell’istantanea,
nel contatto flagrante tra due sguardi
immolato, ripreso
mentre le fiamme covano già
dalla fusoliera crescendo
dentro i suoi tratti, vive
soltanto il tempo necessario
a compiere la missione del ricordo.

Ancora una e poi spengo la luce, mi dico. Decido di sceglierla dall’indice. Tra le sottolineate ci sono anche “Non ho un bicchiere d’acqua”, “È specialmente nel pianto”, “Il mio cuore è scheggiato” e decine, davvero decine di altre, tutte contrassegnate.  Diverse di queste hanno quattro asterischi come quella di pag 62… ‘scolta e dimmi tu se non è perfetta:

Soltanto il tempo veramente scrive
usando come penna il nostro corpo.
Per le strade, nei cinema o in un letto
questa calligrafia va persa
ed è atroce l’incuria
degli dei e degli uomini.
Quello che arriva sulla carta è solo
il commento residuo di un poema
perennemente disperso.
Chiosa frugale, calco di un racconto,
questo è l’indice ultimo degli indici.

A malincuore chiudo il libro di uno dei miei poeti contemporanei preferiti, lo ripongo sul comodino, spengo la luce sulla giornata e sulla copertina di

VALERIO MAGRELLI
POESIE (1980-1992)
e altre poesie

cb

32 pensieri su “Ieri sera avevo voglia di bellezza”

  1. mi piace moltissimo l’ultima poesia…
    “Soltanto il tempo veramente scrive
    usando come penna il nostro corpo.”
    … scrive…anche quando noi..non abbiamo niente da dire… anche quando le parole non riescono ad uscire e a fermarsi sulla carta…

    nel web… cercherò altri suoi scritti… o mi consigli… qualche titolo da cui iniziare..?
    buon bel dì Cate… 🦋🌻

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    1. Sì, l’ineluttabilità del tempo… piace anche a me.

      Ne ha scritti parecchi, compresi saggi. Non saprei consigliare. Nel titolo che ho scritto ce ne sono un paio di centinaia, per iniziare non è male.

      Grazie sempre e buona giornata, Cinzia 🐞

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    1. 😆 pacioccone, sì perché è bel polposo 😆

      Davvero ti è sembrato cupo? A me appare solo “onesto”… cos’è una foto se non un ricordo (un fuoco ardente, come dice il poeta 😉).

      Many thanks you too, Gianluca 😉🤗🤗

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      1. Da tanto non sentivo la parola “pacioccone” e forse non l’ho mai letta su un testo 🤣😅😆

        Il secondo è un pochino cupo, però non è tutto “tempesta”.

        Vero, la foto è un ricordo 😊

        Un bel pomeriggio Caterina 🤗☺️🤗

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  2. Confesso di non conoscere Magrelli, tanto che non ho riconosciuto i suoi versi e mi sono fatta aiutare da google prima di accorgermi che tu l’avresti comunque citato, in calce (Sì, ok, avrei voluto citarlo dicendo di non conoscerlo e stupendo per averlo riconosciuto: a volte la mia mente è davvero piccina).
    Il mio libraccione vicino al letto, ovviamente ampiamente asteriscato, è di Ungaretti, perché amo l’intensità estrema. Però quell’ultima che citi è veramente impressionante per l’impossibilità a negarne l’assoluta vicinanza esistenziale. … questa calligrafia va persa … tremendo e magnifico. Sì: Bellezza.
    Grazie per avermelo mostrato.

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