Caro Diario

tranquillo, non ti racconto uno dei miei viaggi né son qui per paturniare. Stavolta ti parlo di un ricordo che ultimamente mi ritorna vivido in mente nemmeno fosse successo ieri invece che qualche estate fa. Abbi pazienza, ma se non lo dico a qualcuno non riesco a richiuderlo nel cassetto

Seduta su un divano di pelle nera nella sala di un resort, sorseggio un drink osservando distrattamente gli ospiti che si attardano.
La musica del pianoforte fa da sottofondo al chiacchiericcio mescolato al tintinnio di bicchieri; di tanto in tanto, qualche risata non proprio sommessa spezza il ritmo stanco della serata.
Al centro della hall, una coppia sta ballando sulle note di Ma come fanno i marinai (o simile). Lei, una donna di corporatura minuta, ha capelli cortissimi grigi che incorniciano le poche rughe del viso; una gamba  arcuata dal morbo di Paget le fa assumere una posizione obliqua e leggermente curva senza, però, farla zoppicare.
Lui, un tipo bizzarro. Impossibile non notarlo con i suoi pantaloni color arancio, la camicia bianca e una cravatta fantasia pendant ai pantaloni; sul suo viso, reso ancora più tondo dalla completa calvizie, alberga un’espressione serena e cordiale; dietro gli occhiali dalla montatura rosso cupo spiccano i suoi occhi vispi pieni di vita nonostante l’evidente età avanzata.

Sono totalmente rapita e ammirata dai movimenti in perfetta sincronia tra di loro e col ritmo della musica, e colpita da come l’uomo guida la donna abbracciandola con delicatezza mentre lei non smette di guardarlo in volto, fiera di riuscire a non sbagliare.

Non so cosa sia, ma tutto l’insieme mi fa pensare che quella danza non è altro che la rappresentazione di tutta la loro vita di coppia: sempre insieme, passo dopo passo, seguendo il ritmo di ciò che il trascorrere del tempo gli ha dato. Certo all’inizio avranno sbagliato, poi hanno imparato a correggersi fino ad arrivare, con costanza e pazienza, alla perfezione assoluta.

Finita la musica, i due mano nella mano vengono a sedersi sul divano di fronte a me. Li guardo, sorrido compiaciuta e accenno ad un applauso silenzioso,
Lui fa un cenno di ringraziamento col capo. Poi:
– Ha visto… Ha visto stasera da quello lì… meteo… lì del tempo
– No, non ho visto. – rispondo imbarazzata
– Ha visto… Ha visto stasera da quello lì meteo… lì del tempo
Lo guardo smarrita senza capire cosa volesse dire.
– Stasera… da quello lì… coso meteo…- ripete dannandosi nel non trovare le parole per spiegarsi.
– Da Fazio a Che tempo che fa – gli suggerisce la moglie.
– Sì, ecco – dice lui – da quello lì del tempo, c’era… c’era…
Ancora una volta si dà una manata sulla coscia stizzito per non riuscire a proseguire il discorso e ancora una volta la moglie, con pazienza e dolcezza, gli corre in aiuto.
Fortunatamente la musica riprende e i due tenendosi per mano ritornano a ballare.

Mentre alzo il bicchiere in un immaginario brindisi alla loro, mi vien da pensare:
“Scacco matto, Zeus. Visto? Ci hai divisi e sparpagliati ma quei due si sono trovati e, ora più ancora di quando si son incontrati, sono l’uno la metà dell’altra: una mela perfetta. Certo come loro anche altri, sì, così come c’è chi ancora si sta cercando e chi, stanco e disilluso, ha smesso di cercare. Però, dai, che gioia vederli insieme quei due”

Grazie mon Diario. Bon dodo

Cate

58 pensieri su “Caro Diario”

  1. Posso permettermi una piccola intromissione? Io penso siano ‘due’ mele perfette, intere e complete, proprio per questo in grado di affiancarsi. Questione di… pointes de vue 😄
    Detto ciò, non era mia intenzione distogliere l’attenzione da questa bellissima pagina di diario. Quasi si può sentire il pianoforte in sottofondo…

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      1. Non fraintendermi, penso che la metafora delle due metà sia calzante di fronte a quella scena, anche io avrei pensato la stessa cosa. E poi ti capisco, anche a me le coppie ‘in grigio’ fanno un certo effetto, trovo siano un esempio di resilienza e rivoluzione armata al passare del tempo 😁

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  2. Disponi di sguardi, occhi e osservazioni sensoriali. Il mio centro di spie mi ha riferito che quando ricevi attestazioni e complimenti te l tiri non poco. E cammini tutta tosta e altezzosa. Questo non va bene e inficia tutto il lavoro fatto bene. Basta proprio poco pensarsi chi sa chi. Ritorna in te.
    PS: Però, mi sono scocciato che mi offri la solita di cappuccino e cornetto, potresti anche alzare il livello della consumazione per i miei commenti. 🌹👏👏👏😊

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      1. Brava, mò ti sei piazzata. E, spassionatamente, ti dico che sei bellissima e simpaticissima e tieni anche, oltre il normale, sette bellezze in più. se mi porti anche due o tre oggetti di valore non è che faccio il moralista. Marò, diventerai ancora più bellissima, ne sono certo. Ah, io porto 24 rose rosse. Però, non svenire,🌹🌹🌹👏😊

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        1. Beh ecco… non saprei proprio quale oggetto portare. Ti va se dopo il pranzo passiamo da Tiffany che tanto è lì a sei passi? Cosi6scegli tu…
          Naturalmente se non hai fretta di riprendere il treno…

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          1. Si, un negozio quotato. Intanto poichèdevo completare due miei libri e ne ho anche un bel po’ daleggere, penso di fermarmi almeno fino a primavera e poi se hai qualche cottage o un appartamento a Parigi prolungherei ben volentieri, Ecco, penso che tu, per la tua bontà innata, mi calzi davvero alla grande. Però, adesso stai calma e non farti trascinare dall’entusiasmo e non uscire dal tuo appartamento urlando come una pazza. Calma, mia cara dolce accogliente premurosa e perchè no sensuale crocerossina. No ti muovere che tra breve sarò l’ da te con le mie numerose valigie.

            E ti porterò anche la bibbia della scrittura creativa. Chiaramente ti servirà per apprendere le ultime cose e scrivere i tuoi romanzi che saranno in cima alle classifiche dei più venduti. Ora spero che tu comprenda quanto tengo a Te. 😁

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              1. è vero, Arco, lo hai fatto giusto ieri. E sempre per dire il vero, lo hai fatto di cuore e con tutta la sincerità di cui sei capace, con rispetto, senza chiedere nulla e – sapendo la mia ritrosia – mi hai lasciato il tempo per rifletterci. E io questo l’ho apprezzato non hai idea quanto. Ci penserò, ma nel caso tu ti becchi le mie bizze e le mie bozze, e mi consigli da grande lettore che sei? Ça va ? 😉

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            1. Con “sensuale crocerossina” hai superato il limite e il gioco è bello quando dura poco, meglio se pochissimo. L’optimum, a questo punto, sarebbe stato non iniziarlo nemmeno.
              Non penso che mi serva una bibbia per la scrittura creativa e non per mettermi sul piedistallo, ma perché fuggo le regole come fosse il male.
              Non sono scesa mai a compromessi di ALCUN genere, sicché la tua proposta, per quanto scherzosa, mi offende.

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  3. Hai fatto una descrizione così bella che sembrava di esserci anche a me, in quel resort. O magari c’ero ma non ho notato quei due? Ma era impossibile non notarli, allora non c’ero. Ma il meteo? È arrivata tempesta? 😊

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  4. Complimenti hai descritto benissimo quella scena, rendendo bene l’atmosfera che permeava quella coppia. Di solito due imperfezioni unite non fanno la perfezione ma nel loro caso ci sono riusciti.
    Bella serata Cate, sia pure in ritardo

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