New entry

– Ciao istrice. Sono arrivato
– Non sono istrice, al più riccio
– Uff, me lo avevano detto che stai sempre a spaccare il capello in quattro tu. Bel modo di accogliermi… posso entrare?
– Ah per me accomodati pure, ma tanto ormai vi conosco, gira che ti rigira mi cantate tutti la stessa solfa
– Eeehi, ma che è ‘sto pessimismo al limitar del nichilismo? Non ti si addice mica, sai?  
– Gne gne, sarà merito del Cèline…
– Facciamo così, tu che leggi, prendimi un po’ come fossi un nuovo libro. La forma è per tutti più o meno la stessa, c’è una copertina a rilegar le pagine che sono grossomodo dello stesso colore di quello vecchio, così come i segni a formar lettere, spazi bianchi e numeri ad evidenziar capitoli. Non cambia molto a primo impatto, no?
Eppure a nessun libro dici mai “la stessa solfa”. Anzi, lo accogli con una gran curiosità di conoscere nuovi personaggi e quel che han da raccontarti, insegnarti.
E, a quel che mi è stato detto, istrice…
– Riccio…
– Istrice, so che una volta aperto vivi ogni pagina come tu fossi l’ombra del protagonista. Con lui ridi o magari frigni; e se tra quelle righe trovi citato un brano musicale lo cerchi e lo ascolti, così come grazie a lui viaggi, ti stupisci, rifletti o esulti e non lo molli fino a che non arrivi all’ultima pagina. Poi lo riponi dicendoti “ne è valsa la pena” e, sicuramente, in futuro non ti dimenticherai di questo o quel passaggio.
Ecco, io ti ho portato tutto questo – e anche tanti piccoli particolari che ti piacciono tanto perché sai che fanno la differenza – in una storia emozionante lunga trecentosessantacinque pagine da farti vivere in prima persona. Che dici, lo apriamo con curiosità e un gran sorriso questo sfizioso nuovo libro dal titolo: Duemila Ventitré?  
– Mannaggia a te, mannaggia… se me la poni così come faccio a dirti no? 😄 Benvenuto

cb

A te Viandante che passi da qui auguro 365 pagine a colori pastello colme di tutte quelle piccole cose che fanno grande il momento. 🥂

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